L'avvento degli smartphone ci ha portato ad essere costantemente connessi, giorno e notte, ovunque andiamo, una comodità difficile da rifiutare. Ci sono un sacco di cose interessanti in rete, e tante altre a dir poco banali che però riescono a catturare la mente generando una vera e propria dipendenza da smartphone.
Il nostro cervello è programmato per renderci vulnerabili a soddisfazioni immediate, come un tag o un retweet, ma si tratta di piaceri che durano un attimo. Per gratificazioni più profonde e ricche, è necessario concentrarsi per tempi più lunghi.
Punkt. ha parlato con varie persone che hanno dimostrato di saper mantenere un buon rapporto con la tecnologia pur vivendo nell'Era della Distrazione.